Quando Ippocrate, padre della medicina, diceva: “…fa che il cibo sia la tua medicina…” aveva già intuito quanta e quale importanza hanno gli alimenti nella tutela dello stato di salute. Per questo motivo il compito che si ci dovrà prefiggere sarà quello di imparare a mangiare e non “fare la dieta” (termine questo usato spesso a sproposito, intendendo infatti solo un regime ipocalorico, di solito molto rigido e non la sua esatta traduzione: abitudine, stile di vita…) Quindi ci si deve riappropriare del piacere dello stare a tavola in compagnia dei nostri cari e dei nostri amici, nessun alimento di per se è buono o cattivo, è solo il nostro modo di combinarli e usarli che spesso li rende tali. Non si penalizzi perciò la nostra vita di relazione con la solita frase…” sono a dieta, non posso mangiare…!”. Con il buon senso si potranno prevenire alcune patologie, migliorare il decorso di alcune e quando necessario, si perderà peso o si riacquisterà. E tutto ciò senza perdere di vista il nostro scopo: quello di avere un’alimentazione varia nella sua composizione ed equilibrata dal punto di vista nutrizionale. E’ molto più difficile cambiare vecchie abitudini alimentari errate, che rinunciare, per un poco, ad alcuni alimenti, è vero; quello che vi sarà proposto è un lavoro difficile, laborioso, è una strade in salita, ma se la si percorrerà insieme, sarà quella che garantirà nel tempo i risultati più duraturi.